(di Agnese Ferrara) Hanno dato voce all’Italia quando la radio era il mezzo di comunicazione più potente e innovativo.
Hanno scritto, diretto, raccontato, informato ma la loro importanza non è mai stata sottolineata adeguatamente. La storia di dieci donne speciali, capaci, impegnate, amatissime dagli ascoltatori ma, allo stesso tempo, vittime di pregiudizi e relegate a ruoli minori o ‘scomparse’ dalle trasmissioni col tempo la racconta Marta Perrotta, docente di culture radio, tv e media digitali all’università Roma Tre, nel nuovo libro ‘Pioniere dell’etere. Dieci donne che hanno fatto la radio in Italia’, edito da Carocci e presentato ieri a Roma in occasione del festival ‘Il mondo nuovo’.
Il passato delle voci femminili radiofoniche è importante anche per interpretare la situazione attuale delle donne che lavorano in radio e delle donne in generale, dice l’esperta ponendo alcune domande fin dalle prime pagine del volume: “Perché ci sono meno donne che uomini in ruoli di punta nelle professioni radiofoniche, ovvero al microfono dei programmi di prime time? Perché le donne non conducono quasi mai da sole ma più spesso in coppia con un uomo? Perché sono pochissime le donne in posizioni apicali? Perché si sa poco o quasi niente delle donne che, dati alla mano, hanno popolato la storia dell’industria radiofonica?”.
Il libro presenta dieci figure femminili che hanno segnato la storia della radio in Italia. Per riscoprirne le tracce l’autrice ha consultato archivi sonori istituzionali e privati, giornali, biografie, memorie e storie orali per arricchire le loro storie e colmare i vuoti, le omissioni e le distrazioni subite. “Donne rimaste nell’ombra ma che hanno abbattuto pregiudizi, conquistato le onde sonore e cambiato il volto della radiofonia, entrando con programmi indimenticabili nel cuore di chi ascoltava e dimostrando che la voce delle donne può davvero fare la differenza”, ha spiegato Perrotta.
Tra le dieci donne, tutte notevoli professioniste, la ‘pioniera’ Maria Pia Moretti. Unica donna a vincere il concorso in Rai nel 1938 tra migliaia di candidati uomini. “Non fui gradita” commentò la radiocronista a distanza di anni ma le sue interviste in ‘Roma di Notte’ degli anni ’50 entrarono nel cuore degli italiani. E poi Dina Luce, ‘con il microfono a tracolla’ e prima donna, in radio, a condurre un programma di quasi un’ora tutto da sé: ‘Il giornale delle donne – settimanale femminile’ del 1967. Inoltre i percorsi radiofonici di Pia Moretti – la prima radiocronista d’Europa -, Anna Garofalo, Anna Luisa Meneghini – autrice di radiodrammi fin dagli anni Cinquanta -, Federica Taddei – la prima voce di Chiamate Roma 3131 e di tanti altri programmi, Lidia Motta – la prima dirigente della radio -, Linda Ingafù – casalinga a Radio Donna alla fine degli anni Settanta – , Elena Doni, Barbara Marchand e Rossella Panarese.