Lo scrittore statunitense Charles Joseph McCarthy Jr., meglio conosciuto come Cormac McCarthy, è morto all’età di 89 anni. La notizia della sua morte è stata confermata dal suo editore negli Stati Uniti. McCarthy è nato nel 1933 a Santa Fe, nel New Mexico.
È stato riconosciuto per la sua narrativa vincendo il premio Pulitzer nel 2006 per il suo romanzo “La strada” e ha ottenuto un grande successo con “Non è un paese per vecchi” nel 2005. Uno dei suoi romanzi più noti è “Cavalli selvaggi“, pubblicato in Italia nel 1993. Molti dei suoi libri sono stati adattati con successo per il cinema, e nel 2008 il film “Non è un paese per vecchi”, diretto dai fratelli Joel ed Ethan Coen, ha vinto l’Oscar come miglior film.
Il suo libro più recente, intitolato “Il passeggero“, è stato pubblicato nel maggio di quest’anno, segnando il ritorno di Cormac McCarthy dopo 16 anni dal suo precedente lavoro. In parallelo a questo, McCarthy ha scritto anche il libro “Stella Maris“, il cui rilascio in Italia è previsto per settembre. I lettori possono quindi attendersi l’uscita di questo nuovo lavoro e immergersi ancora una volta nell’universo letterario di Cormac McCarthy.
Secondo quanto riportato dal New York Times, i libri di McCarthy presentavano una visione cupa e spesso macabra della condizione umana. Esploravano tematiche complesse e affrontavano argomenti controversi come decapitazioni, stupri, incesti, necrofilia e cannibalismo. I suoi personaggi erano spesso outsider, riflettendo forse la sua stessa natura solitaria. McCarthy era noto per la sua scarsa presenza mediatica, concedendo rare interviste e facendo rare apparizioni pubbliche. Nonostante la sua riservatezza, negli ultimi anni si era spesso ipotizzato che potesse essere un possibile candidato per il Premio Nobel per la letteratura, e molti lo consideravano uno dei più importanti scrittori americani degli ultimi decenni.