
Cosa vuol dire per un bambino di Napoli di sette anni lasciare la mamma e andare, solo, al Nord, per stare mesi con una famiglia di sconosciuti? Nel 1947 significa cose molto diverse da quelle che potremmo immaginare oggi. Significa fare enormi sacrifici emotivi per sopravvivere e sperare in un futuro migliore. Significa sapere tacitamente che i bambini del dopoguerra a sette anni sono pronti, se non a tutto, a molto. E significa fare i conti con la possibilità che il proprio figlio non torni più. Questa è la storia di Amerigo Speranza, uno dei piccoli del “treno dei bambini” che portava le creature di famiglie disagiate del Sud “sú al Nord” ospiti di altre famiglie, che potevano almeno dar loro cose... » Continua a leggere
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