Nasce #BookTok, nuova collana di Einaudi Ragazzi dedicata al fenomeno letterario di TikTok che fa il suo esordio in libreria il 2 aprile.
“Siamo sempre di corsa. L’idea è quella di proporre delle letture che attraggano ogni tipo di lettore e che siano adatte a essere affrontate, cioè iniziate e concluse, anche in quei momenti morti che solitamente vengono riempiti scrollando distrattamente i feed dei social: aspettando l’autobus, sulla metro, in una sala d’attesa. Una valida alternativa allo smartphone per quando il tempo di concentrarsi a lungo su un libro di narrativa classica proprio non c’è” dicono Orietta Fatucci e Gaia Stock nel presentare la rivoluzionaria collana.
Affascinata dall’impatto di TikTok sulla comunicazione e la fruizione dei contenuti, anche nel campo letterario, Einaudi Ragazzi ha abbracciato la sfida di creare una collana che catturasse l’essenza di questo nuovo linguaggio, proponendo delle raccolte di testi brevi, fulminanti e coinvolgenti, proprio come i reel.
I primi 6 libri conterranno ciascuno 50 racconti brevissimi e capaci di coinvolgere in 2500 battute ragazze e ragazzi in cerca di emozioni e avventure da leggere in un fiato.
Per ogni libro un genere, contraddistinto da un colore, e un curatore d’eccellenza scelto tra i migliori autori contemporanei per ragazzi.
In arrivo dunque: Pink, storie ardenti, passionali, romantiche, a cura di Elena Peduzzi. Orange: il colore della vitalità e dell’energia propone una narrativa caratterizzata da una forte vena umoristica, a cura di Lara Pollero. Silver: lucente, chiaro, brillante e futuristico, per fantasy, fantascienza e distopia, a cura di Christian Hill.
Yellow: per i gialli e il mistero, a cura di Daniele Nicastro. Blue: storie intime, commoventi, struggenti, profonde come il mare, a cura di Gisella Laterza. Black: l’emblema dell’oscurità per racconti horror, gotici, terrificanti, a cura di Manlio Castagna.
Popolare il prezzo di ogni titolo: 6 euro. “A significare la volontà di raggiungere tutti e attirare anche chi con la lettura non ha ancora troppa confidenza.” dicono le curatrici.