Avengers: Endgame è stato il film campione di incassi del 2019. Il film, prodotto da Anthony e Joe Russo, si basa sui famosi fumetti americani di supereroi degli anni ’60 “Avengers“, noti in Italia come i “Vendicatori“. Endgame è l’ultimo capitolo della saga che, rispetto ai film precedenti, ha portato sul grande schermo delle piccole particolarità e momenti iconici tratti dai fumetti. Ecco alcuni esempi qua sotto:
Apparso per la prima volta in La psicanalisi di Hulk di Peter David e Dale Keown, l’identità di Bruce che vediamo in Endgame nasce dal conflitto di coabitazione nella mente di Bruce, Hulk e Hulk grigio. Grazie all’aiuto di Doc Samson – supereroe e psichiatra – le tre identità si fusero insieme e produssero una nuova personalità, costituita dall’intelligenza di Bruce Barner e la forza di Hulk.
Nei fumetti Morgan Stark non è la figlia di Tony, bensì suo cugino. Fu introdotto in Tales of Suspense #68 da Don Heck e Al Hartley. Morgan crede che lo zio Howard – padre di Tony – abbia estromesso lui e suo padre dalle Stark Industries e per questo assume l’alias di Ultimo e tenta di prendere il controllo della compagnia.
Durante il suo viaggio nel passato, Thor chiama a sé il martello (in quel momento ancora integro) sperando di essere ancora degno del suo potere. Anche se nella versione italiana il dio del tuono (o meglio, lo zio del tuono) esclama «sono ancora meritevole!», in originale si definisce “worthy” (“degno” nella versione italiana a fumetti).
Unwhorty Thor è anche il titolo di una serie scritta da Jason Aaron in cui si raccontano le vicende di un Thor non più degno del Mjolnir.
Nel film, dopo aver fallito il recupero del Tesseract nel 2012, Capitan America e Iron Man tornano indietro nel tempo agli anni Settanta, trafugando la gemma dalla base dello S.H.I.E.L.D. Per fare ciò Steve si camuffa da soldato semplice, e sulla sua uniforme è ricamato il nome Roscoe, una citazione a un personaggio che indossò il costume del personaggio, presentato nel 1975 in L’incubo di Cap (Captain America #181) di Steve Englehart e Sal Buscema.
Roscoe Simons era un giovane che avrebbe voluto prendere il posto dell’eroe. Addestrato da Falcon, Roscoe iniziò ad indossare il costume di Cap, che venne però catturato e ucciso da Teschio Rosso. Steve Rogers riprese allora l’identità del capitano, comprendendo che proprio nel momento di crisi più profonda occorre un simbolo di speranza a cui guardare.
Su Vormir, Occhio di Falco e Vedova Nera devono recuperare la gemma custodita da Teschio Rosso, che dimostra di conoscere i due citando eventi e personaggi del loro passato. Nel caso di Vedova Nera, cita suo padre Ivan. Nei fumetti, Ivan Petrovich è il tutore che la salvò dalla Seconda Guerra Mondiale.
Rescue è l’identità supereroistica di Pepper Potts, , creata da Matt Fraction e Salvador Larroca nella saga di Invincible Iron Man – L’uomo più ricercato del mondo.
La donna divenne una vigilante grazie all’armatura costruita da Tony e donatagli come regalo di compleanno, pensata al solo scopo di difesa. Nel film, l’armatura viene indossata da Pepper nella battaglia finale contro l’esercito di Thanos.
Nei fumetti sono pochi i personaggi che riescono a sollevare il Mjolnir. Nei film, ancora meno. Ma uno che sicuramente c’è riuscito è Capitan America dove in Endgame, e come precedentemente anticipato in Age of Ultron, solleva il martello di Thor nella battaglia finale contro Thanos. Nei fumetti, Steve ha impugnato il Mjolnir in una manciata di occasioni, la prima delle quali è stata nella storia del 1988 L’eroe e il martello, di Tom DeFalco e Ron Frenz, su Thor #390
Il guanto dell’infinito di Jim Starlin, George Perez e Ron Lim, oltre a essere l’ispirazione generale del film, viene citata in un momento dello scontro tra Capitan America e Thanos. Quest’ultimo, infatti, frantuma lo scudo di Steve Rogers replicando la scena alla fine della saga fumettistica.
La conclusione delle vicende di Steve Rogers è una riproposizione de Il chiodo di ferro di Rick Remender e Nic Klein (2014). Qui, il criminale Chiodo di Ferro neutralizzava i poteri del siero del super-soldato, riportando Steve alla sua età biologica. Il ruolo di Capitan America veniva così assunto da Sam Wilson/Falcon, proprio come in Endgame.