Alla dicotomia tra Oriente e Occidente è dedicato il Festival del Classico, il progetto della Fondazione Circolo dei lettori, presieduto da Luciano Canfora con la curatela di Ugo Cardinale, in programma da domani al 3 dicembre tra il Circolo dei lettori, il Conservatorio Verdi, Ogr Torino, l’Accademia delle Scienze, il Teatro Carignano e la Biblioteca Nazionale di Torino.
“Il Festival del Classico affronta un tema ambizioso, che sembra mettere in causa il peccato d’origine della civiltà occidentale: la presunzione di una superiorità che ha prodotto il millenario scontro di civiltà tra The West and The Rest.
Alcuni eventi ce lo ricorderanno, come la rievocazione della tragedia di Eschilo I Persiani. Ma la lettura problematica e l’apertura all’Altro, principali eredità dei classici che vogliamo proporre nei vari eventi del festival, speriamo possano dare strumenti per poter riannodare i fili ancora spezzati della odierna rappresentazione del mondo” spiegano il presidente onorario del Festival del Classico Luciano Canfora e il curatore Ugo Cardinale.
Il festival apre domani mattina al Circolo dei lettori con l’ormai consolidato torneo di disputa classica tra due squadre di studentesse e studenti delle scuole superiori del Piemonte; la competizione si svolge al Circolo con le due semifinali, introdotte dalle lezioni di Daniele Ventre, docente a autore di Omero, Odissea per Ponte alle Grazie, e dalla lectio Verso Oriente: la catabasi degli argonauti della grecista Olimpia Imperio. Alle 18 è in programma la grande inaugurazione: Ugo Cardinale, linguista e curatore del festival, tiene la lectio Oriente e Occidente: categorie ambivalenti nell’universo globale, in cui racconta l’origine della scissione tra Oriente e Occidente passando da Costantinopoli, occidentale per cultura, ma anche Oriente per i crociati. Prosegue con Luciano Canfora che parla di Scontro o incontro? Ossia dell’uso strumentale delle formule Oriente e Occidente.