– PARMA, 08 MAG – Il cambiamento, inteso come
congiunzione tra evoluzione e rivoluzione, è il tema della nona
edizione del Festival della Lentezza, dal 9 all’11 giugno nel
centro storico di Parma. È la “La ri(e)voluzione” il mantra
della rassegna diffusa – con anteprima al Porto Fluviale di
Mezzani il 21 maggio per un concerto al tramonto in omaggio a
Franco Battiato di Arturo Stalteri – che trasformerà il piazzale
della Chiesa di San Francesco del Prato, simbolo di rinascita
grazie alla grande opera di restauro collettiva che ne ha
determinato la riapertura, la Casa della Musica, e altri luoghi
simbolici della cultura e della socialità del cuore parmigiano,
nella scenografia di incontri, presentazioni di libri,
laboratori, spettacoli, musica e concerti, podcast, documentari,
mostre e fotografia, scrittura, ambiente, attività creative.
L’obiettivo è di riflettere e raccontare cos’è che cambia il
mondo e quanto è condivisa la voglia di cambiamento, muovendosi,
con lentezza, al fuori degli stereotipi e dei luoghi comuni. La
rassegna avrà tra i protagonisti Mario Calabresi, Antonella
Ruggiero, Mauro Pagani, Domenico Iannacone e Francesco Costa.
Il Festival della Lentezza è promosso da Turbolenta Aps e
Associazione Comuni Virtuosi in collaborazione con il Comune di
Parma. Ma sono stati coinvolti anche i Comuni di Colorno,
Novellara, Sorbolo Mezzani, la Provincia di Parma e la Regione
Emilia-Romagna. “Per Parma – commenta il sindaco Michele Guerra
– è un onore poter ospitare quest’anno il Festival della
Lentezza, che da molti anni si è accreditato nel nostro
territorio su temi fondamentali per questa amministrazione come
la sostenibilità, i diritti, le grandi emergenze sociali. Sarà
un’occasione unica per poter allargare un dialogo ed un
confronto che farà bene anche alle scelte politiche e
amministrative che la città di Parma dovrà prendere nei prossimi
mesi, a partire dal grande progetto delle cento città scelte
dall’Unione Europea per la sfida alla neutralità climatica da
qui al 2030”. .