MELISSA BRODER, AFFAMATA (NN EDITORE, PP. 288. EURO 18) Melissa Broder è un’autrice americana di romanzi, racconti, saggi e poesie, selezionate dal Center For Fiction First Novel Prize e dal Women’s Prize For Fiction, collabora con il New York Times, Elle e The Cut.
Il 12 settembre arriva in libreria il suo nuovo lavoro dal titolo Affamata, storia di Rachel, venticinquenne che soffre di disturbo alimentare:”sgranocchiavo, succhiavo, scioglievo, ripulivo tutto con la lingua in preda all’estasi- solido e soffice, dolce e dolcissimo -in un prisma di bellezza al tempo stesso terrena e divina, mentre, ancorata al suolo, non ero altro che una bocca e una lingua giganti, e mangiavo e mangiavo per il puro e semplice piacere di mangiare”.
La scrittrice Carmen Maria Machado ha accolto Affamata con entusiasmo: “Una storia sontuosa – ha dichiarato – e commovente della scoperta di sé che passa dal dettato implacabile del desiderio. Un libro sexy, straordinario”.
Rachel è una giovane donna che calcola ossessivamente le calorie e trae un piacere quasi erotico dai pochi cibi che si concede. Lavora per un noto agente dello spettacolo, ogni giovedì sera si esibisce come stand-up comedian e si nasconde dalla madre, anaffettiva e dominante. Rachel usa la solitudine come scudo contro le relazioni e le tentazioni. Un giorno però incontra Miriam e la vita prende un’altra direzione. Miriam è tutta curve e morbidezza. Le due ragazze si innamorano e si esplorano attraverso il cibo che consumano insieme.
Serrato e provocatorio, Affamata parla di sesso, cibo, ossessioni. Melissa Broder rivela che per sfuggire all’infelicità l’unica strada è tornare a se stesse, affrontando il rischio di non essere conformi. “Questo libro è per chi sa che i biscotti della fortuna non mentono mai, per chi sogna di chiedere a Midge Maisel la ricetta del suo brisket, per chi vorrebbe scoprire quali sono gli m&m’s preferiti da Dio, e per chi ha capito che nella vita non bisogna per forza andare avanti, ma ci si può muovere liberamente, verso l’alto e poi giù in profondità, in una serie di infiniti crescendo”, afferma l’autrice.