
Il panorama culturale varesino è in lutto per la scomparsa all’età di 77 anni di Bambi Lazzati, direttrice e anima del Premio Chiara. Lo comunica l’Associazione Amici del premio stringendosi nel cordoglio alla famiglia, agli amici, a tutti coloro che l’hanno conosciuta.
Classe 1948, milanese di nascita (ferrarese per parte di madre, come sempre teneva a sottolineare) e varesina “per amore”, è stata una figura centrale e insostituibile nella vita culturale, nel panorama letterario e nella promozione artistica e sociale. Dopo aver conseguito il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, ha intrapreso la carriera di docente di storia dell’arte e disegno presso nelle scuole medie e superiori. Parallelamente iniziò presto a lavorare nel campo delle pubbliche relazioni e del coordinamento mostre ed eventi culturali, collaborando con diversi enti pubblici e privati tra cui la Regione Lombardia, il Comune di Milano, il Comune di Varese, l’Accademia di Brera, la Fondazione Mazzotta, la Permanente, lo Studio Marconi, il D’Ars, lo Studio Reggiani, il Museo MAGA Gallarate, il Castello di Masnago e Villa Mirabello Varese, il Museo Butti Viggiù, il Chiostro di Voltorre, Villa Panza del FAI (di cui fu direttrice per quattro anni). Ha realizzato mostre con vari critici e artisti, tra cui Guido Ballo, Gillo Dorfles, Gae Aulenti, Enrico Baj, Flaminio Gualdoni, Elena Pontiggia, Claudio Cerritelli, Martina Corgnati, Francesco Tedeschi e molti altri.
È stata presidente dell’Associazione Amici dei Musei di Varese per più di 20 anni. La sua sensibilità e passione per l’arte e la cultura la portò infine, nel 1989, a legare il suo nome al Premio Chiara, come ufficio stampa e poi come direttrice e vera “anima” della manifestazione, alla quale ha sovrinteso fino all’ultimo con dedizione, visione e un ineguagliabile senso organizzativo.
Grazie al suo impegno instancabile, il Premio e il Festival sono diventati appuntamenti di rilievo nazionale e transfrontaliero, capaci di attirare nel Varesotto grandi personalità della cultura, valorizzare nuovi talenti, promuovere la narrativa breve, la scrittura creativa, la fotografia, la musica e l’arte, e offrire — soprattutto ai giovani — opportunità concrete di crescita e confronto nel panorama culturale e letterario.
“Come Associazione Amici di Piero Chiara, crediamo fortemente che il modo migliore per onorarne la memoria sia continuare, con lo stesso impegno e la stessa passione, il cammino di quel Premio Chiara che lei ha contribuito a costruire. I progetti, i premi, i festival, gli incontri, i concorsi: tutto deve continuare, perché la visione di Bambi — quella di una cultura “alta e popolare”, veramente per tutti, aperta alle contaminazioni e alle “sfumature” — deve essere portata avanti”.
I funerali si terranno a Varese il 6 dicembre alle 10:45, nella Basilica di San Vittore.