SANT’ANGELO A FASANELLA (SALERNO) , 16 AGO – Versi di poesie accanto ai portoni, vicino alle case antiche, tra le mura in pietra delle stradine, nei vicoli silenziosi dove il tempo sembra essersi fermato. È accaduto a Sant’Angelo a Fasanella, piccolo centro degli Alburni nel Salernitano, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. Sui muri del borgo, questa mattina, sono apparsi fogli con parole semplici e profonde: poesie firmate da Franco Arminio, poeta e paesologo che da anni racconta l’anima nascosta dei piccoli centri. Un gesto anonimo e silenzioso, ma capace di lasciare il segno.
Nessun annuncio, nessuna spiegazione: solo parole incollate con discrezione, che parlano di radici, paesaggi interiori, appartenenza, memoria. La reazione non si è fatta attendere: stupore, meraviglia, commozione tra chi quest’oggi passeggiava nel centro storico. “Questa mattina – racconta all’ANSA il sindaco Bruno Tierno – ci siamo svegliati e abbiamo trovato queste affissioni. Non abbiamo idea di chi possa essere l’autore o gli autori.” L’iniziativa ha portato la poesia nelle strade del paese, trasformando i muri in pagine e le passeggiate in momenti di riflessione. “Ci auguriamo – aggiunge Tierno – che si tratti di un’iniziativa nata dai giovani, perché in queste parole vedo un chiaro messaggio di resilienza, un invito a restare, a credere ancora nella forza dei nostri luoghi.” Un appello spontaneo a non dimenticare i paesi dell’interno, spesso lasciati ai margini, ma ancora vivi. Il sindaco ha poi lanciato un’idea: “Vorrei che questi fogli venissero trasformati in opere più durature, magari stampati su tela o montati su strutture rigide, e che potessero essere esposti in occasione del Fasanella Fest, in programma il 22, 23 e 24 agosto prossimi.
Sarebbe un modo originale e significativo per abbellire i nostri vicoli e rendere omaggio a questa iniziativa così ispirata.” Sant’Angelo a Fasanella, con i suoi poco più di 500 abitanti, si è trasformato – senza clamore – in un laboratorio di emozioni, dove la cultura non si espone in musei ma respira tra le pietre, tra le porte, tra le persone. “Chiunque abbia deciso – conclude il sindaco Tierno- di incollare i versi poetici sui muri dei nostri vicoletti ha ottenuto un risultato prezioso: riportare l’attenzione sulla bellezza che abita i luoghi semplici come il nostro piccolo paese”.