
Niente più “merito” e stop alle restrizioni di reddito legate all’Isee: il nuovo Bonus valore cultura destinato ai giovani diplomati elimina le restrizioni introdotte con le Carte della cultura giovani e del merito dall’ex ministro della Cultura Sangiuliano e torna a disposizione di tutti diplomati, anche se solo a quelli che abbiano terminato regolarmente il ciclo di studi tra i 18 e i 19 anni.
Resta invece lo stesso plafond di spesa destinato al bonus, pari a 180 milioni di euro annui. Anche se, presumibilmente, l’allargamento della platea dei beneficiari comporterà una diminuzione dell’importo a disposizione di ciascun ragazzo.
Nessun cambiamento, inoltre, risulta rispetto all’elenco dei prodotti e contenuti culturali acquistabili: a meno di nuove disposizioni che potrebbero arrivare con il decreto che definirà gli importi e le modalità di utilizzo, da adottare entro il 30 novembre 2026, è al momento consentito l’acquisto di biglietti del cinema, teatro e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, anche digitali, musica registrata, strumenti, prodotti dell’editoria audiovisiva, biglietti di musei, mostre, corsi di musica, di teatro, danza o lingua straniera.
Nel dettaglio, quindi, avranno diritto al bonus tutti i giovani che, a partire dal 2026 avranno conseguito, non oltre il compimento dei 19 anni, il diploma di istruzione secondaria superiore, senza i limiti dei requisiti economici come invece richiesto per la carta cultura giovani, assegnata ai neo-diciottenni appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35.000 euro, a prescindere dal fatto che fossero o meno diplomati. E senza requisiti di merito come richiesto, invece, dalla Carta del merito che riconosceva l’incentivo solo ai diplomati che escono da scuola con 100 o 100 e lode.
La nuova normativa introduce anche un meccanismo di monitoraggio semestrale sulla spesa da parte del ministero della Cultura mentre prevede che all’assegnazione concreta del bonus proceda attraverso la Carta giovani nazionale, gestita dal Dipartimento delle politiche giovanili e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri.