
Oltre cinquecento le opere presentate da tutta Italia a testimonianza dell’interesse sempre più crescente per la salvaguardia delle lingue locali. Si è tenuta nella sala della Protomoteca in Campidoglio, la cerimonia di premiazione della XIII edizione del premio “Salva la tua lingua locale”, il concorso nazionale promosso da Unpli (Unione delle Pro Loco d’Italia) – e da Ali Lazio (Autonomie Locali Italiane Lazio), in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale e con i patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Comune di Roma.
L’evento, condotto da Adriana Volpe e Beppe Convertini, ha riunito autori, studiosi e rappresentanti delle comunità locali provenienti da tutta Italia. Si sono distinte nella sezione del premio dedicata a “Tullio De Mauro” Irene Immacolata Panella per il suo lavoro intitolato “Le lingue di Colobraro e Tursi tra spinte innovative e arcaicità”, la studentessa di Torino Chiara Borla per la tesi intitolata “A capisso cò j’àutri! Un caso di studio sul piemontese tra intercomprensione e interproduzione”, che si sono rispettivamente classificate prima e terza e che con le loro tesi di laurea hanno prodotto un’importante opera di ricerca e valorizzazione dei dialetti.
Toccante la testimonianza di Maria Jatosti (96 anni) curatrice editoriale, scrittrice, giornalista, poetessa, traduttrice, drammaturga e regista teatrale italiana che dopo una vita dedicata alla cultura ha ottenuto il premio “Luigi Manzi” e ha sottolineato l’impegno dello scrittore e di chi sa e può usare le parole sia quello di esserci sempre per sensibilizzare e divulgare. Di rilievo la prima classificata del premio dedicato alla musica Noemi Balloi che ha partecipato con una canzone in lingua sarda dal titolo “Naru ca no” affrontando una tematica di grande attualità sottolineando come oggi si debba lavorare ancora molto sul valore delle donne e sul coraggio di dire “no”. Menzione speciale a Gerard Janssen Bigas, studente spagnolo dell’università di Barcellona per aver dedicato la sua tesi di laurea intitolata “Tra prestigio e dimenticanza. Le lingue dell’Italia settentrionale viste dai giovani” all’Italia attraverso lo studio delle lingue locali, sottolineando il valore del dialetto nelle regioni del nord. Il premio speciale della giuria della musica è andato a Gianni Belfiore, paroliere e produttore discografico italiano, noto soprattutto come autore dei brani di Julio Iglesias e Raffaella Carrà. In questa occasione ha voluto ricordare quanto è stato importante il lavoro artistico di Rosa Balistreri, cantautrice siciliana che ha interpretato canti popolari e di denuncia sociale, e omaggiare l’artista con cui ha avuto modo di collaborare a lungo.
“Le opere che ogni anno arrivano da tutta Italia – sottolinea il presidente nazionale Unpli, Antonino La Spina – raccontano storie, paesaggi, memorie collettive: sono frammenti preziosi di un patrimonio che vive grazie alla voce delle comunità. Come Unione delle Pro Loco d’Italia sosteniamo con convinzione autori, ricercatori, interpreti e realtà associative che contribuiscono alla salvaguardia e alla trasmissione delle lingue locali, consapevoli che si tratta di un patrimonio dinamico, capace di evolvere e parlare al presente, non soltanto di testimoniare il passato”.
“La diversità linguistica è una ricchezza da valorizzare, come ricorda anche l’Unione Europea, espressione concreta del principio di “unità nella diversità” – commenta Luca Abbruzzetti, presidente di Ali Autonomie Locali Italiane del Lazio -. Il premio celebra proprio questo valore, riconoscendo e promuovendo la cultura e le tradizioni locali”. “I dialetti – dichiara Giovanni Solimine, presidente onorario del premio – non hanno mai cessato di essere la lingua degli affetti, la lingua della quotidianità in tante famiglie. L’esistenza di un premio come questo è stata da stimolo per aumentare la produzione scritta, poetica, teatrale, narrativa, di storia e tradizioni locali, svolgendo un ruolo fondamentale per portare in un ambito nazionale le diverse componenti territoriali”.