
Negli ottant’anni dalla nascita del Calendario di Frate Indovino si celebreranno gli ottocento dalla morte di San Francesco di Assisi. L’almanacco più famoso in Italia, con oltre 2 milioni e mezzo di copie appese nelle case della penisola, celebra così una serie di anniversari importanti. E per l’occasione torna pure in tv: a Natale arriva infatti una clip firmata dal regista Giacomo Campiotti, i cui protagonisti sono Valeria Fabrizi, Ugo Piva, Valentina Ruggeri, insieme ai frati cappuccini Carlo Maria Chistolini, Carmine Ranieri e Gabriele Pisano. L’anteprima è stata presentata oggi a Più Libri Più Liberi.
Il calendario, che ha pure una versione in Braille per i non vedenti e viene distribuito gratuitamente nelle carceri e negli ospedali, vedrà tra le sue pagine il messaggio di pace del cardinale Pierbattista Pizzaballa, i testi del predicatore cappuccino Raniero Cantalamessa, del poeta Davide Rondoni, del filosofo Marco Guzzi e di monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi (che parla dei giovani Santi, “Francesco, Chiara e Carlo Acutis”), che quest’anno si uniscono alle voci dei frati della redazione. Ma non mancheranno pure le rubriche storiche come Il Grillo Sparlante, i consigli per l’orto e la buona cucina, gli aforismi, e la sapienza delle scritture.
“Il format del Calendario è quello che mantiene la sua continuità nella memoria, rievocando nella forma e nell’estetica ricordi e odori che riportano indietro nel tempo – ha raccontato Paolo Friso, direttore della casa editrice – il calendario e la clip tv dedicata all’edizione 2026 sono umili e semplici, mansueti, portano una buona parola di pace che la gente da sempre ha tenuto e anche oggi tiene accanto”. Campiotti ha spiegato che l’almanacco “è una presenza costante nella mia vita. I miei amici frati cappuccini sono venuti a trovarmi nella mia casa di Assisi e mi hanno chiesto se fossi disponibile a dare una mano a raccontare il calendario, e ho accettato subito, con entusiasmo”. E pure per Valeria Fabrizi “avere in casa l’Almanacco di Frate Indovino è come avere una piccola Bibbia perché, quando arriva il calendario, io lo leggo quasi tutto”.