Cambia nome e allarga la sua missione l’osservatorio permanente Giovani-Editori, che, arrivato a 25 anni, sbarca all’estero con il nuovo brand ‘Osservatorio for independent thinking’.
Il colore resta il blu, il simbolo un occhio stilizzato, l’obiettivo sempre lo stesso “allenare i giovani a pensare con la loro testa” ha spiegato il presidente dell’Osservatorio Andrea Ceccherini, che ha rivendicato i risultati raggiunti in questi 25 anni con progetti come Il quotidiano in classe e Young factor, dedicato all’alfabetizzazione economico-finanziaria che hanno coinvolto milioni di ragazzi.
“Resta la parola osservatorio perché siamo orgogliosi della nostra storia e per un tributo al Paese dove tutto ha avuto origine”. E For independent thinking indica la volontà di aiutare i giovani, in un mondo dove gli algoritmi “ci chiudono in mondi sempre più piccoli” e ci sono rischi di manipolazione e propaganda, “a non rinunciare al coraggio di avere una propria idea” diventando cittadini consapevoli.
Come in Italia grandi quotidiani, fondazioni bancarie e aziende importanti sono partner dei progetti dell’osservatorio, così succede all’estero, dove si parte con un progetto di Tech Media Literacy. I partner del progetto internazionale, che parte dall’Europa, saranno annunciati in un incontro al teatro San Babila di Milano il prossimo 14 ottobre, ma già ora Ceccherini ha spiegato che il primo posto in cui partirà è la Spagna (dove già sono stati fatti due anni di sperimentazione) con il gruppo editoriale Prisa (quello di El Pais), Vucento (Abc) e con il quotidiano catalano La Vanguardia, e con il Banco Santander e le fondazioni La Caixa e Mapfre.
“Oggi – ha sintetizzato Ceccherini – rinnoviamo una promessa: quella di allenare milioni di giovani a sviluppare la competenza più preziosa che ci sia: la libertà di pensare con la propria testa”.