Con la nuova stagione espositiva, la Grande Brera si presenta come “un hub culturale, con proposte di straordinario valore e qualità”. Così il direttore Angelo Crespi ha illustrato oggi il palinsesto di iniziative in programma tra la fine del 2025 e il primo semestre del 2026, tenute insieme da un “ideale filo rosso che collega l’arte antica a quella contemporanea passando per i linguaggi del digitale e le esposizioni bibliografiche”. Sarà un lungo percorso che da settembre 2025 alle soglie dell’estate 2026 porterà a scoprire maestri del passato, come Giovanni Agostino da Lodi, autore attivo nella prima metà del 1500, le cui opere saranno inserite nel contesto della Pinacoteca di Brera, mentre Palazzo Citterio ospiterà personalità di grande rilievo nella storia dell’arte italiana del Novecento, quali Bice Lazzari, Mimmo Paladino, William Kentridge e darà voce ad artisti di generazioni più recenti, quali Giovanni Frangi e Quayola.
La stagione espositiva di Palazzo Citterio si aprirà con la grande retrospettiva dedicata a Bice Lazzari (Venezia, 1900 – Roma, 1981), curata da Renato Miracco in stretta collaborazione con l’Archivio Bice Lazzari di Roma e la Gnamc – Galleria Nazionale D’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, che presenterà oltre 110 opere, provenienti da musei, istituzioni e collezioni italiane e straniere. Dal 30 ottobre al 18 gennaio 2026 la Sala Stirling accoglierà per la prima volta a Milano Nobu at Elba Redux, la monumentale installazione creata da Giovanni Frangi per Villa Panza a Varese. L’opera è costituita da quattro grandi tele dipinte (complessivamente di quaranta metri) e da venti sculture in gommapiuma bruciata, illuminate a intervalli regolari di 15 minuti, con l’intenzione di fornire un’emozione simile a quella che si prova di notte vicino a un corso d’acqua, in un ambiente disabitato.
Dal 30 gennaio al 26 luglio 2026, un’esposizione celebrerà Giovanni Gastel (Milano, 1955-2021), con un percorso che copre l’intera sua carriera, dalle prime copertine per le riviste di moda alle campagne pubblicitarie che l’hanno decretato tra i più importanti fotografi al mondo. La Biblioteca Braidense inaugurerà invece il ciclo di esposizioni con una selezione di gioielli non preziosi provenienti dalla collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. La stagione proseguirà poi con rassegne che analizzeranno figure di primo piano della cultura italiana e internazionale, da Pier Paolo Pasolini a Yukio Mishima fino a Umberto Eco, di cui la Braidense conserva lo studiolo e che verrà ricordato con una mostra in occasione dei 10 anni dalla scomparsa.
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