Il Piccolo Principe, il libro più famoso di Antoine de Saint-Exupéry, narra la storia dell’incontro tra un pilota, precipitato con il suo aereo nel deserto del Sahara, e un bambino – il Piccolo Principe – capace di incantare grandi e piccoli fornendo vere e proprie lezioni di vita da cui tutti possono prendere spunto. Andiamone a scoprire alcune.
Il libro si apre con la storia del primo disegno fatto dal narratore: il boa che divora un elefante; cinicamente scambiato per un cappello da un adulto. L’unico che capirà, a distanza di anni, il significato del disegno sarà il Piccolo Principe. La scienza afferma che creatività e immaginazione sono molto importanti per la salute in quanto riducono lo stress.
L’uomo d’affari incontrato dal Piccolo Principe convinto di possedere anche le stelle, senza saperne apprezzare la bellezza, è l’emblema di chi non sa cogliere le piccole cose, gioire dei piaceri quotidiani o ridere anche per le banalità.
Nel quinto pianeta il Piccolo Principe incontra un lampionaio che deve accedere e spegnere il lampione ogni minuto, non avendo così tempo per dormire o riposarsi. Bisogna invece dedicare tempo a se stessi, conoscersi meglio e apprezzare ogni momento che passa. La felicità, secondo la scienza, si basa su un corpo rilassato e sereno.
Il geografo del sesto pianeta, nonostante l’ampia conoscenza dimostrata nei suoi libri, non aveva mai osato uscire ad esplorare le terre di cui scriveva. Per essere felici bisogna osare, uscire dalla comfort-zone e affrontare le sfide quotidiane per imparare a fronteggiare le ansie in modo migliore.
Il Piccolo Principe ama una rosa sul suo pianeta che all’apparenza è una rosa come tutte le altre. La volpe gli farà capire che la sua rosa è unica, poiché lui l’ha scelta e se ne prende cura con tutto se stesso.