Nella prima metà dell’Ottocento, il romanzo storico veniva considerato “il romanzo per eccellenza”. L’interesse per il passato era fortissimo, la comprensione degli avvenimenti accaduti e il motivo per cui si erano verificati, spingeva verso la lettura di testi che cercavano di interpretarli e di fornire una spiegazione.
Ma oggi, in un’epoca in cui tutto appare rivelato in tempo reale, perché si dovrebbe leggere un romanzo storico?
La scelta di questo genere letterario si può giustificare col desiderio di fare un viaggio ideale nel tempo, con la ricerca della sensazione che fa rivivere determinati avvenimenti, guardandoli con occhi moderni e scoprendone l’essenza da un punto di vista completamente diverso da quello del momento in cui si sono verificati.
Tra gli autori considerati “padri” del romanzo storico abbiamo già citato Lev Tolstoj, che ha fatto di questo genere il fil rouge della sua scrittura, intrecciandolo al realismo che caratterizza la corrente letteraria a cui appartiene.
In Italia abbiamo avuto l’opera immortale di Manzoni che, con I Promessi Sposi, ha descritto in modo formidabile un’epoca e i suoi tormenti.
Altri autori come Zola e Balzac hanno preferito affrontare la storia raccontandone le storture, così come ha fatto Dickens, che però ha utilizzato un linguaggio più disincantato e ironico, quasi probabilmente dettato dalla sua vocazione giornalistica.
Oggi sono moltissimi gli scrittori che prediligono il genere storico nei loro romanzi: ricordiamo Umberto Eco, Ken Follett, Bernard Cornwell e molti altri.
Abbiamo, quindi, selezionato quelli che, secondo noi, sono i migliori romanzi storici, sia classici che moderni e contemporanei: seguite la nostra lista e iniziate un interessante viaggio nel tempo attraverso la letteratura.
Due famiglie della nobiltà russa di inizio Ottocento, i Rostov e i Bolkonskij, vivono una quotidianità fatta di cerimonie e grandi feste, ma presto si dovranno scontrare con una realtà molto più triste, quella della guerra.
Il romanzo più famoso di Tolstoj è anche il libro storico più letto in assoluto: il realismo delle descrizioni e la rappresentazione degli stati d’animo dei protagonisti, ne fanno un capolavoro della letteratura e il capostipite della narrativa di ambientazione.
Due mondi, nobiltà e borghesia, convivono in Sicilia, una terra in bilico tra Regni divisi e Italia Unita, all’epoca del tramonto borbonico.
La storia del principe Fabrizio Salina e della sua aristocratica famiglia, si allunga fino ai primi del Novecento, quando avviene il definitivo trapasso del regime.
Una narrazione senza molte concessioni agli intrecci romanzeschi, che anzi evidenzia le problematiche storiche della società di fine Ottocento, condotta con tono lirico e critico insieme.
La storia della famiglia che, sbarcando in Sicilia nel 1799, ha iniziato un percorso attraverso il quale riesce a conquistare tutto, diventando leggenda.
La famiglia Florio inizia con una bottega di spezie per arrivare a dominare il commercio dei vini e l’industria conserviera, oltre a fondare una compagnia di navigazione.
Il racconto di una vorticosa e inarrestabile ascesa personale, che si intreccia con le vicende sociali e politiche degli anni più inquieti della storia d’Italia.
Considerato il primo vero esempio di romanzo storico, l’opera di Scott è ambientata nell’Inghilterra del XII secolo, al momento delle battaglie tra Sassoni e Normanni.
Il racconto si snoda sulla storia personale di Ivanohe, innamorato dell’affascinante Lady Rowena, che lo corrisponde, pur essendo promessa sposa del sassone Athelstane.
Quale sarà l’epilogo di questa contrastata storia d’amore, narrata sullo sfondo cupo e incerto di un periodo bellico e di vicende realmente accadute?
Novembre 1327. Il novizio Adso da Melk accompagna in un’abbazia dell’alta Italia frate Guglielmo da Baskerville, incaricato di una sottile missione diplomatica. Ex inquisitore, amico di Guglielmo di Occam e di Marsilio da Padova, frate Guglielmo si trova a dover dipanare una serie di misteriosi delitti (sette in sette giorni, perpetrati nel chiuso della cinta abbaziale) che insanguinano una biblioteca labirintica e inaccessibile. Per risolvere il caso, Guglielmo dovrà decifrare indizi di ogni genere, dal comportamento dei santi a quello degli eretici, dalle scritture negromantiche al linguaggio delle erbe, da manoscritti in lingue ignote alle mosse diplomatiche degli uomini di potere. La soluzione arriverà, forse troppo tardi, in termini di giorni, forse troppo presto, in termini di secoli.
Barcellona, XIV secolo. Gli occhi del piccolo Arnau sono catturati dalle mura di una grande chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle vicende della sua esistenza. Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Arnau trova rifugio e quella libertà che a tutt’oggi incarna lo spirito di Barcellona, all’epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto mentre mercanti e banchieri sono in ascesa e la città è impegnata in battaglie per il controllo dei mari. Intanto l’Inquisizione minaccia la convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei… Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al progetto della «cattedrale del popolo». E all’ombra di quelle torri dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, barriere religiose, guerre, peste e per un amore che i pregiudizi vorrebbero condannare alle brume del sogno…
Charles d’Artagnan, un giovane guascone, va a Parigi per essere ammesso tra le file dei moschettieri di re Luigi XIII. Tuttavia, la lettera di raccomandazione che porta con sé gli viene sottratta lungo il tragitto. Il signor de Tréville lo riceve egualmente e, dopo l’udienza, D’Artagnan s’incammina per Parigi, dove incontra casualmente, uno dopo l’altro, Athos, Porthos e Aramis. Tutti, ritenendosi provocati, lo sfidano a duello all’insaputa degli altri. All’appuntamento, però, si presentano anche le guardie del cardinale Richelieu, risolute ad arrestarli in forza del divieto di duellare. I tre moschettieri si oppongono e D’Artagnan combatte con loro conquistando la fiducia e l’amicizia dei tre. Successivamente, re Luigi li fa convocare a palazzo, ma, anziché rimproverarli, si complimenta con loro per aver tenuto testa alle guardie del primo ministro Richelieu…
Nel 56 d.C., due veterani dell’esercito romano, il centurione Macrone e il tribuno Catone, di stanza sul confine orientale, si rendono conto che all’interno dell’esercito si nasconde un traditore.
Per i due soldati inizia così una corsa contro il tempo alla scoperta della verità, mentre si trovano a dover fronteggiare gli attacchi del nemico che cerca in tutti i modi di sfruttare ogni debolezza per sconfiggere la loro legione.
La bellissima Eleonora d’Aquitania è una donna colta, ambiziosa e spregiudicata che, nel XII secolo, tenta di ribellarsi alla cieca obbedienza e al silenzio, condizione in cui vive il genere femminile.
Sulla sua strada, una serie innumerevole di vittime dal cuore spezzato: nessuno riesce a fermarla, ma questo turbine di emozioni finirà per travolgere anche lei.
Il ritratto di una personalità straordinariamente moderna che, in un’epoca oscura, lotta contro i pregiudizi e l’odio, proprio come farebbe una donna dei nostri tempi.
Delft, Olanda, XVII secolo. La vita scorre tranquilla nella prospera città olandese: ricchi e poveri, cattolici e protestanti, signori e servi, ognuno è al suo posto in un perfetto ordine sociale. Così, quando viene assunta come domestica in casa del celebre pittore Johannes Vermeer, Griet, una bella ragazza di sedici anni, riceve con precisione il suo compito: dovrà accudire con premura i sei figli dell’artista, non urtare la suscettibilità della scaltra suocera e, soprattutto, non irritare la sensuale, irrequieta, moglie del pittore e la sua gelosa domestica privata. Inesorabilmente, però, le cose andranno in modo diverso… Griet e Johannes Vermeer, divideranno complicità e sentimenti, tensione e inganni.